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Domenica 6 luglio l’ Anfiteatro della pittoresca Villa dei Fiori a Gallipoli, ha accolto degnamente gli illustri convenuti per l’emblematico passaggio di martelletto del RC di Gallipoli.
Ha aperto i lavori il presidente uscente, dr. Enzo Tattolo, che ha dipanato, con una dettagliata relazione, le molteplici attività e service realizzati premiando i collaboratori ed i rappresentanti di istituzioni pubbliche e private che hanno permesso la realizzazione dei progetti.
Riconoscimenti sono andati anche al dr. Vito Primiceri presidente della Banca Pop. Pugliese e all’avv. Raffaele Coppola avvocato della Santa Sede. Al prof. Rosario Coluccia , preside di facoltà dell’Università del Salento e membro dell’Accademia della Crusca, è stata conferita una “Paul Harris Fellow” per meriti etici.
È stata poi la volta del presidente entrante , il giovane dr. Antonio Di Leo, che ha subito scosso e ravvivato l’attenzione dell’uditorio con la sua avvincente prolusione con la quale ha tenuto a sottolineare che “il Rotary ha tutte le carte in regola per effettuare un’etica superiore a quella limitata delle singole coscienze, ovvero quella della responsabilità al conseguimento del bene comune, quale organizzazione dotata di regole, motti, vie di azione e pragmatismo che conferiscono concretezza agli obiettivi programmati.” Le parole ponderate e convincenti del giovane Di Leo, proferite con sentimento, si sono rivelate toccanti facendo vibrare le corde intime dell’animo dei presenti in un crescendo appassionato, culminante in un vero exploit dirompente, quando si è fatto sensatamente riferimento alla filosofia Kantiana. L’oratore letteralmente ha citato: “ c’è una forte similitudine fra motti rotariani ed imperativi categorici di Kant che invitano la coscienza di ognuno a massimizzare le proprie virtù per comprendere appieno il mistero dell’assoluto. Di fronte alla limitatezza della logica e della razionalità umana è necessario di fatti aprire il proprio cuore al bisogno degli altri agendo con passione ed entusiasmo, facendo attenzione soprattutto all’elemento immateriale e spirituale di chi è in difficoltà per gratificare la sua esistenza”. Con questa prolusione di taglio elegantemente filosofico il neopresidente ha voluto incorniciare le linee di massima del nuovo anno sociale:”si vorrà agire sui giovani per motivarli ed indurli a sognare nuovamente a fronte di una stantia ed inamovibile economia finanziaria; si finanzierà un progetto a salvaguardia dell’ambiente attraverso la produzione di zaini antismog inventati da una ragazza liceale, eccellenza sul territorio, e si cercherà, tra le varie iniziative, di portare alla luce un antico dipinto celato sotto la vernice di una porta sita nella chiesa “Madonna del Rosario” di Gallipoli. Anche questa volta il Rotary, come l’Araba Fenice, è rinato dalle sue ceneri!
Giuseppe Ruggero Negro (Segretario)
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